Soave: il Vino e il Castello
Prima del boom del Prosecco e del Pinot Grigio, il Soave è stato a lungo il vino bianco italiano più conosciuto ed esportato all'estero, apprezzato per la sua morbidezza, la sua versatilità e la facilità di abbinamento. La zona di produzione del Soave Classico si trova nella regione collinare che si sviluppa a est di Verona attorno a Soave, un meraviglioso borgo medievale circondato da mura merlate e sovrastato da un antico castello scaligero ancora in ottime condizioni di conservazione e aperto al pubblico. Le colline e le vallate che circondano il castello sono ricoperte di vigneti a perdita d'occhio, ideale destinazione di una gita alla scoperta del vino, della gastronomia e della storia di Soave.
Per maggiori informazioni sui nostri tour e visite guidate: veronatour@gmail.com
Il Vino
Il Soave è prodotto principalmente con Garganega,
un vitigno autoctono che rientra nella composizione di molti vini
veronesi e vicentini. Altre uve che possono essere utilizzate per
questo vino insignito della DOCG sono Trebbiano di Soave e lo
Chardonnay, sebbene sono sempre più le cantine che utilizzano la
Garganega in purezza.
Il suolo composto da tufo e basalti di
origine vulcanica e calcare diventa un terroir
ideale per la realizzazione di un vino con buona acidità e
concentrazione, delicatamente profumato e con sentori di mandorla.
Il Soave ha una grande versatilità, ideale con piatti a base di
pesce, di mare e di lago, con paste dal sugo leggero, risotti,
carni bianche, asparagi, salumi e salumi locali come la soppressa.
Nei bar veronesi è uno dei più popolari vini da aperitivo.
Oltre al Soave, nella zona viene anche prodotto una varietà di vino
dolce ottenuto da uve passite, il Recioto di
Soave, ideale con dolci secchi ma anche ideale
abbinamento di formaggi stagionati ed erborinati.
Numerose sono le cantine, sia all'interno del borgo medioevale,
sia sulle colline circostanti, dove è possibile effettuare visite
e degustazioni.
La Storia
Molti ancora sono convinti che sia il vino, con le sue qualità,
ad aver dato il nome al borgo. In realtà è vero il contrario.
Sulla collina dove oggi sorge il castello scaligero, in
epoca romana vi era una fortezza o torre di
avvistamento, in una strategica posizione sopraelevata sul corso
della via Postumia, l'importante via di
comunicazione tra il nord-est e il nord-ovest della penisola lungo
la quale si svilupparono molte della città del Veneto, non ultima
Verona.
Con la fine dell'Impero Romano e i successivi
regni barbarici, la collina e il borgo circostante divennero un
avamposto di una tribù germanica tra le molte che componevano le
eterogenee popolazioni barbariche. Gli Svevi, Suevi
nella dizione latina, da cui sarebbe derivato l'attuale nome del
borgo che trasferì poi il nome al suo prodotto più famoso: il vino
Soave.
Il Castello
L'attuale castello risale invece all'epoca Scaligera,
il periodo compreso tra la metà del '200 e la fine del
'300 in cui su Verona e territorio circostante
governava la famiglia della Scala. Per
controllare i propri possedimenti, gli Scaligeri costruirono
numerosi castelli e fortezze affidati a capitani di fiducia che ne
comandavano le guarnigioni. Fu Cansignorio della Scala,
ultimo dei grandi signori della Scala, a restaurare il maniero
estendendo la cinta muraria a tutto il borgo.
Dopo un lungo periodo di abbandono il castello di Soave fu
restaurato alla fine del 1800 ed è tuttora aperto al
pubblico e visitabile.
Il castello è un tipico esempio di fortezza medievale, con
alte mura merlate, torri, cortili
interni e un alto mastio centrale.
Nell'unico edificio sopravvissuto tra quelli interni, è allestito
una sorta di piccolo museo con la ricostruzione di arredi e
affreschi d'epoca, armature e dipinti. Se non si soffre di
vertigini, si può inoltre accedere in tutta sicurezza ai camminamenti
di ronda fino alla cima del mastio da cui si gode uno
strepitoso panorama sulle colline circostanti e la vallata.
Itinerari in Cantina con Degustazione
Una visita con assaggio alle cantine di Soave, numerose sia negli stretti vicoli del paese che sulle colline circostanti, può essere coniugata con un tour al castello e al borgo medievale. La realtà produttiva del Soave è quantomai variegata e possono essere visitati sia grandi complessi produttivi dove si realizzano milioni di bottiglie all'anno sia piccole realtà famigliari dove ancora il vino si produce con la minuziosa e attenta passione di una volta.
Per qualsiasi ulteriore informazione sugli itinerari turistici enogastronomici, sulle visite guidate alle cantine del veronese o per pianificare il vostro tour assieme alle guide di Verona scriveteci una email.