Soave: il Vino e il Castello

Prima del boom del Prosecco e del Pinot Grigio, il Soave è stato a lungo il vino bianco italiano più conosciuto ed esportato all'estero, apprezzato per la sua morbidezza, la sua versatilità e la facilità di abbinamento. La zona di produzione del Soave Classico si trova nella regione collinare che si sviluppa a est di Verona attorno a Soave, un meraviglioso borgo medievale circondato da mura merlate e sovrastato da un antico castello scaligero ancora in ottime condizioni di conservazione e aperto al pubblico. Le colline e le vallate che circondano il castello sono ricoperte di vigneti a perdita d'occhio, ideale destinazione di una gita alla scoperta del vino, della gastronomia e della storia di Soave.

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Il Vino

Il Soave è prodotto principalmente con Garganega, un vitigno autoctono che rientra nella composizione di molti vini veronesi e vicentini. Altre uve che possono essere utilizzate per questo vino insignito della DOCG sono Trebbiano di Soave e lo Chardonnay, sebbene sono sempre più le cantine che utilizzano la Garganega in purezza.
Il suolo composto da tufo e basalti di origine vulcanica e calcare diventa un terroir ideale per la realizzazione di un vino con buona acidità e concentrazione, delicatamente profumato e con sentori di mandorla. Il Soave ha una grande versatilità, ideale con piatti a base di pesce, di mare e di lago, con paste dal sugo leggero, risotti, carni bianche, asparagi, salumi e salumi locali come la soppressa. Nei bar veronesi è uno dei più popolari vini da aperitivo.
Oltre al Soave, nella zona viene anche prodotto una varietà di vino dolce ottenuto da uve passite, il Recioto di Soave, ideale con dolci secchi ma anche ideale abbinamento di formaggi stagionati ed erborinati.
Numerose sono le cantine, sia all'interno del borgo medioevale, sia sulle colline circostanti, dove è possibile effettuare visite e degustazioni.

La Storia

Molti ancora sono convinti che sia il vino, con le sue qualità, ad aver dato il nome al borgo. In realtà è vero il contrario. Sulla collina dove oggi sorge il castello scaligero, in epoca romana vi era una fortezza o torre di avvistamento, in una strategica posizione sopraelevata sul corso della via Postumia, l'importante via di comunicazione tra il nord-est e il nord-ovest della penisola lungo la quale si svilupparono molte della città del Veneto, non ultima Verona.
Con la fine dell'Impero Romano e i successivi regni barbarici, la collina e il borgo circostante divennero un avamposto di una tribù germanica tra le molte che componevano le eterogenee popolazioni barbariche. Gli Svevi, Suevi nella dizione latina, da cui sarebbe derivato l'attuale nome del borgo che trasferì poi il nome al suo prodotto più famoso: il vino Soave.

Il Castello

L'attuale castello risale invece all'epoca Scaligera, il periodo compreso tra la metà del '200 e la fine del '300 in cui su Verona e territorio circostante governava la famiglia della Scala. Per controllare i propri possedimenti, gli Scaligeri costruirono numerosi castelli e fortezze affidati a capitani di fiducia che ne comandavano le guarnigioni. Fu Cansignorio della Scala, ultimo dei grandi signori della Scala, a restaurare il maniero estendendo la cinta muraria a tutto il borgo. Dopo un lungo periodo di abbandono il castello di Soave fu restaurato alla fine del 1800 ed è tuttora aperto al pubblico e visitabile.
Il castello è un tipico esempio di fortezza medievale, con alte mura merlate, torri, cortili interni e un alto mastio centrale.
Nell'unico edificio sopravvissuto tra quelli interni, è allestito una sorta di piccolo museo con la ricostruzione di arredi e affreschi d'epoca, armature e dipinti. Se non si soffre di vertigini, si può inoltre accedere in tutta sicurezza ai camminamenti di ronda fino alla cima del mastio da cui si gode uno strepitoso panorama sulle colline circostanti e la vallata.

Itinerari in Cantina con Degustazione

Una visita con assaggio alle cantine di Soave, numerose sia negli stretti vicoli del paese che sulle colline circostanti, può essere coniugata con un tour al castello e al borgo medievale. La realtà produttiva del Soave è quantomai variegata e possono essere visitati sia grandi complessi produttivi dove si realizzano milioni di bottiglie all'anno sia piccole realtà famigliari dove ancora il vino si produce con la minuziosa e attenta passione di una volta.

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