Soave

Se state cercando una destinazione per una gita turistica in provincia di Verona, Soave è sicuramente la meta che fa al caso vostro. Il borgo con il castello e il territorio circostante offrono innumerevoli spunti per visite guidate a tema storico-artistico, esperienze enogastronomiche nelle numerose cantine della zona, escursioni naturalistiche.

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Il Castello di Soave

Castello di SoaveLa maggior attrazione di questo territorio è sicuramente il castello di Soave. Dall'alto del monte Tenda domina il borgo sottostante e la pianura che lo circonda con le distese di vigneti, ben visibile in lontananza già dall'autostrada quando ci si avvicina all'uscita di Soave.
Il castello come lo si vede oggi è il frutto dell'ampliamento voluto da Cansignorio della Scala, signore di Verona, alla fine del '300. Il castello è quanto di più tipico si possa immaginare quando si pensa a un maniero medievale, con torri, alte mura merlate, camminamenti di ronda, ponti levatoi e saracinesche, segrete e stanze delle torture, armature e le eco di contrastate storie d'amore tra nobili dame e cavalieri.
Una guida turistica del castello di Soave potrà accompagnarvi in una visita approfondita illustrandovi tutti gli aspetti della fortezza e facendovi rivivere l'atmosfera di tempi passati.

Il Borgo

piazza antenna Soave, palazzo della RagioneStrettamente legato alla presenza del castello di Soave è il borgo sottostante, protetto dalle mura e torrioni che si estendono dal mastio del maniero.
Dalla fortezza scaligera è possibile raggiungere il centro del borgo percorrendo un suggestivo sentiero panoramico.
Nel cuore del paese si trova piazza Antenna, con al centro il pennone donato da Venezia per ringraziare i soavesi della fedeltà dimostrata alla Repubblica di San Marco durante la guerra contro la lega di Cambrai a inizio '500. Da esso sventolava il grande gonfalone di Venezia, ancora oggi issato durante le festività e le rievocazioni storiche.
Completano la piazza il palazzo Cavalli, elegante esempio di architettura tardo-gotica veneziana, e il vecchio palazzo della Ragione, l'antico tribunale di epoca scaligera.
Molto suggestivo è anche il camminamento lungo le antiche mura del borgo con le torri e le antiche porte d'accesso.

Breve Storia di Soave

L'epoca romana

La storia di Soave risale all'epoca romana. Proprio dove oggi corre l'autostrada A4 Milano-Venezia, a partire dalla metà del II secolo a.C., correva la via Postumia, uno dei più importanti assi viari del nord Italia, che collegava i due importanti porti di Genova e Aquileia. La via Postumia, come tutte le strade su cui si spostava l'esercito romano, era prima di tutto un'infrastruttura militare, e come tale sorvegliata da torri di avvistamento che si intervallavano lungo il suo percorso. Sul monte Tenda, dove oggi sorge il castello di Soave quasi certamente venne eretta una di queste torri di avvistamento. Stando sull'alto mastio trecentesco che domina la pianura e il traffico dell'autostrada se ne può ancor oggi ben capire la perfetta posizione strategica.

Le invasioni barbariche

Lungo l'antica via Postumia marciarono anche i barbari che da di là delle Alpi invasero i ricchi territori dell'Impero Romano a partire dal III-IV secolo d.C. In prossimità della torre, dove probabilmente erano sorti insediamenti, si stabilì una delle tante tribù germaniche che componevano il variegato mondo barbarico: gli Svevi. Da una progressiva mutazione della pronuncia della parola "Svevi" in "Suebi" o "Suevi", deriverebbe il nome del borgo: Soave. I nuovi occupanti probabilmente ampliarono e rinforzarono l'avamposto sul monte tenda che iniziò ad assumere l'aspetto di una fortezza.

Gli Scaligeri

Il castello di Soave mantenne, e anzi accrebbe il suo ruolo strategico, con l'ascesa al potere a Verona della famiglia della Scala a partire dalla seconda metà del 1200. Il castello divenne importante avamposto per le scaramucce contro il conte di San Bonifacio di cui erano avversari, e per la successiva espansione dei loro possedimenti verso est.
Fu Cansignorio della Scala, ultimo dei grandi signori scaligeri, ad ampliare il castello e ad estendere le mura alla difesa dell'intero borgo. Precedentemente infatti la popolazione del borgo indifeso, in caso di pericolo, trovava riparo all'interno dei due primi grandi cortili vuoti del castello.

Venezia

Come tutti i possedimenti scaligeri, anche Soave entrò a far parte dello stato della Repubblica di Venezia a partire dal 1405. Una guarnigione e un capitano nominati dalla Serenissima presero il posto del feudatario scaligero e delle sue soldataglie.
Agli inizi del 1500 Venezia si trovò ad affrontare la minaccia della lega di Cambrai, un'alleanza tra Sacro Romano Impero, Francia e Spagna, promossa dal Papa contro una sempre più potente repubblica lagunare. Soave venne occupata facilmente dalle truppe imperiali, e numerosi soavesi vennero trucidati per il rifiuto ad arrendersi ai nuovi occupanti.

Decadenza e Rinascita

Alla fine la Lega si sciolse e Soave tornò a Venezia, ma le nuove tecnologie belliche, con l'introduzione della polvere da sparo, resero ben presto i castelli, un tempo inespugnabili se non con lunghi assedi, degli inutili e fragili residui di un'epoca ormai passata.
Il castello di Soave venne quindi abbandonato, andando lentamente in rovina fino ad essere trasformato in una fattoria.
Dopo l'annessione di Verona al Regno d'Italia nel 1866, il castello di Soave venne acquistato da Giulio Camuzzoni, primo sindaco di Verona e senatore del Regno con la passione per la storia. Egli mise risorse ed energie nel restauro dell'antica fortezza, ridandole dignità e ripristinando una parte degli ambienti interni. Il castello è ancora oggi proprietà privata ed è aperto al pubblico con regolari orari di visita.

Il Vino

vigneti di Soave, sullo sfondo il Castello

Non meno famoso del Castello è sicuramente il vino Soave, ancora oggi tra i più esportati vini bianchi d'Italia. Il Soave DOC viene prodotto principalmente con uve di Garganega, un vitigno autoctono che cresce esclusivamente in questa zona, a cui possono essere aggiunte piccole percentuali di Chardonnay e Trebbiano di Soave. 

grappoli di uva garganega a soaveUna delle cose che più impressiona i visitatori che salgono fino alla cima del mastio del castello di Soave e ammirano lo straordinario panorama della valle e delle colline circostanti, è l'infinita distesa di vigneti. Un vero e proprio "mare d'uva" che viene vendemmiata in autunno, pigiata e trasformata nel gustoso vino nelle molte cantine della zona. La parte migliore di quest'uva viene invece selezionata e messa ad appassire su graticci e in cassette di legno in appositi solai sopra le aziende vitivinicole. Il contenuto di liquidi si riduce e si innalza quello di zuccheri, sviluppando al contempo aromi particolarissimi. L'uva verrà quindi pigiata in inverno e diventerà il prezioso Recioto di Soave, raffinato vino passito da meditazione o per abbinamenti a dolci e formaggi.

Visite alle Cantine di Soave

uve di soave in appassimento sui tradizionali graticciIl naturale completamento di una visita guidata al Castello di Soave e al borgo, è una visita in cantina con degustazione di vini e prodotti del territorio. A Soave e sulle cantine circostanti fino a Monteforte d'Alpone, sono numerosissime le cantine che è possibile visitare. Alcune proprio all'interno del borgo o vicinissime ad esso come Corte Mainente, Coffele, Pieropan, Cantina del Castello o Borgo Rocca Sveva o in posizione panoramica. La visita include una passeggiata nei vigneti, una tappa nella bottaia e una degustazione di una selezione dei vini che è possibile accompagnare ad alcuni prodotti del territorio come Soppressa Veneta, formaggio Monte Veronese, Sbrisolona. Da ottobre a gennaio è anche possibile vedere le uve per la produzione del Recioto di Soave in appassimento nei fruttai.

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