Il '700 a Verona. La nobiltà della pittura

Dal 28 novembre 2011 al 9 aprile 2012, Verona tornerà ad essere sede di un prestigioso evento espositivo, allestito in uno dei suoi palazzi più belli: la Gran Guardia di piazza Bra.


Mostre in corso

Palazzo Maffei - La Collezione Carlon

Ha aperto il 15 febbraio 2020, presso Palazzo Maffei in piazza Erbe a Verona, l'esposizione della collezione Carlon. Si tratta di una straordinaria raccolta privata di circa 350 opere d'arte. Tra queste alcuni eccezionali capolavori con dipinti di Boldini, Picasso, Carrà, De Chirico, Savinio, De Pisis, Boccioni, Magritte, Kandinskij, Wharol, Fontana, Burri, Schifano, Vedova Capogrossi, sculture di Medardo Rosso, Marino Marini, Arturo Marini, istallazioni di Duchamp, Cattelan, Sassolino. Oltre all'arte contemporanea una ricchissima collezione di artisti veronesi e non, dal '500 al '700 con autori come i Badile, i Brusasorzi, Alessandro Turchi, Pietro Rotari, Giambettino Cignaroli.


 

Dopo il grande successo delle mostre tenutesi in città negli ultimi anni: Il Settimo Splendore, Pittura Italiana nelle Collezioni del Museo Puskin, Past Present Future, Corot e l'Arte Moderna, anche il Settecento a Verona nasce da una collaborazione con alcune delle più importanti istituzioni museali internazionali. A differenza però delle mostre precedenti, quella attuale, più che avere una singola sezione, o alcune opere legate a vario titolo a Verona, sarà invece focalizzata sulla città e la sua storia artistica nel periodo preso in considerazione: il '700. Spesso trascurato dalle riflessioni sulla storia dell'arte italiana, questo secolo è stato altresì ricco di spunti, di riflessioni artistiche e di istanze pittoriche che in molti casi posero le basi, come ricerca o per contrasto, delle grandi innovazioni che nacquero e si svilupparono poi nell'800.

Contesto Storico

In Veneto, la decadenza politico-economica che caratterizzava ormai da anni la capitale Venezia, stimolò di contro una sontuosità e ricchezza iconografica che ha in un autore come Giambattista Tiepolo il suo più grande interprete. Verona, ancorché città di provincia, seppe tuttavia mantenere quell'originalità e voglia di distinguersi dalla Serenissima che aveva caratterizzato la sua produzione artistica nei secoli precedenti. Se da un lato, alcune influenti famiglie commissionarono opere allo stesso Tiepolo (Eliodoro Saccheggia il Tempio), altre committenze si rivolsero invece a pittori locali come il quasi-naturalizzato Louis Dorigny, Giambettino Cignaroli e Pietro Antonio Rotari.

Pietro Antonio Rotari

Un momento particolare della mostra sarà rappresentato dall'opera di Pietro Antonio Rotari, singolare personalità artistica veronese, che più che in "patria" conobbe grande successo alla corte degli Zar. La mostra "il Settecento a Verona" potrà diventare un momento per riscoprire e apprezzare questo raffinatissimo ritrattista.

Tiepolo e Palazzo Canossa

Un'altra importante sezione della mostra "il '700 a Verona" sarà rappresentato dalla ricostruzione del soffitto dipinto da Giambattista Tiepolo per il Palazzo Canossa a Verona e gravemente danneggiato dall'esplosione che distrusse il ponte di Castelvecchio alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il palazzo, opera del celebre architetto veronese Michele Sanmicheli, è stato recentemente restaurato e potrà essere visitato esternamente nel corso della visita guidata per coloro che decideranno di usufruire degli itinerari che le guide turistiche di Verona organizzeranno in occasione di questo importante evento espositivo.

  • Le Sezioni della Mostra "il Settecento a Verona"
  • La Veduta: Verona negli occhi e nella fantasia dei Pittori
  • Gli Antefatti I nuovi protagonisti, Auspici Balestra e Maffei
  • La visualizzazione della fede: altre pale
  • Il laboratorio delle indee: modelletti grafici e pittorici
  • I ritratti Teste di fantasia, ritratti dell'anima Verona e i Tiepolo
  • Verso il Neoclassicismo
  • Libri illustrati

La Sede della Mostra "Il Settecento a Verona": la Gran Guardia

Sede della mostra sarà il Palazzo della Gran Guardia, imponente struttura architettonica che con la sua presenza contribuisce a creare piazza Bra, la piazza dell'Arena. La Gran Guardia venne realizzata dall'architetto Domenico Curtoni, erede di Michele Sanmicheli maestro del Rinascimento a Verona e in Veneto. Recentemente, a seguito di un accurato restauro che l’ha riportata all’antico splendore, la Gran Guardia è diventata un funzionale centro espositivo dove, già in passato si sono tenute importanti mostre come quella dei 500 anni dalla morte di Andrea Mantegna.

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