Il Teatro Romano
Il teatro fu tra i primi edifici monumentali costruiti dai romani
a Verona già nel I secolo a.C., alcuni decenni dopo la fondazione
della città.
Fu realizzato sul colle a nord della città, a ridosso del fiume Adige,
oggi chiamato Colle San Pietro, là dove
probabilmente sorgeva il primissimo insediamento pre-romano di
Verona. Oggi la cima del colle è occupata dall'imponente Castel
San Pietro, la grande caserma di epoca austriaca,
la cui possente sagoma è addolcita dai numerosi cipressi che la
circondano. Alcuni recenti scavi archeologici hanno confermato la
presenza di un tempio sulla sommità del colle,
rafforzando l'idea che l'intera area del teatro avesse una
funzione sacra.
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I romani, che avevano mutuato il teatro dalla cultura greca di
cui erano da sempre grandi ammiratori, realizzarono le cavea
sfruttando la naturale pendenza della collina, proprio come
facevano i greci che non utilizzavano l'arco nelle proprie
costruzioni. I greci spesso realizzavano i teatri in modo che il
mare facesse da sfondo naturale alla scena. A
Verona invece il fiume Adige e la città stessa
facevano da scenografia, una visione che ancora oggi, a distanza
di duemila anni, incanta lo spettatore.
Il teatro romano di Verona doveva essere un edificio meraviglioso,
fatto per impressionare i visitatori, come le ricostruzioni ideali
nel Rinascimento, anche ad opera di Andrea
Palladio, sembrano dimostrare. Era caratterizzato da
un'imponente scena, riccamente decorata da statue
e bassorilievi rinvenuti negli scavi
archeologici, proprio di fronte al fiume Adige. La cavea, che
poteva accogliere quasi diecimila spettatori, occupava il pendio
del colle, estendendosi su imponenti sostruzioni
là dove la pendenza veniva a mancare, con un sistema di
costruzione misto, greco-romano di grande complessità.
Gli ingegneri romani, per isolare la gradinata dall'umidità della
collina, scavarono un profondo fossato lungo tutto il corso del
teatro che raccoglieva sul fondo le infiltrazioni d'acqua
scaricandole nel fiume.
Decadenza e abbandono
Negli ultimi anni del'Impero Romano e con le successive invasioni barbariche, il teatro di Verona non venne più utilizzato e in seguito si trasformò in area edificabile all'interno delle mura, coperto da semplici edifici popolari, dalla chiesa di San Siro e Libera e da un monasatero che lo nascondevano completamente alla vista. La memoria del teatro tuttavia non andò perduta, tanto che architetti rinascimentali tra cui Andrea Palladio provarono a immaginare come il teatro di Verona dovesse apparire nel suo splendore originario.
La Riscoperta
Fu la passione di un archeologo dilettante, Andrea Monga,
a dar vita una campagna di scavi che progressivamente, a partire
da fine '800, riportarono alla luce ciò che restava dell'antico
monumento: metà circa della cavea, alcune imponenti sostruzioni
diroccate, brandelli della scena andata quasi completamente
perduta, alcuni archi decorativi ricostruiti alla sommità del
monumento.
Durante gli scavi archeologici venne rinvenuta un'imponente mole
di frammenti della decorazione del teatro che lasciarono stupiti
gli archeologi per la qualità e finezza delle fatture. Si fece
così strada l'ipotesi che il teatro di Verona dovesse servire come
strumento di propaganda della civiltà romana nei confronti delle
popolazioni barbariche che affluivano nei territori dell'impero
prima delle invasioni violente. Il teatro si trovava infatti sul
tracciato della via Claudia-Augusta che dal
Brennero portava alla pianura Padana, ed era uno dei primi grandi
edifici monumentali che chi arrivava da territori non romanizzati,
si trovava di fronte entrando in città dal lato nord-ovest. Molti
dei rinvenimenti sono esposti nell'adiacente Museo Archeologico
ospitato nel vecchio monastero che sovrasta il teatro.
La Stagione Teatrale
Oggi, dopo una serie di restauri, il teatro romano viene utilizzato in estate per il Verona Jazz Festival e il Festival Shakespeariano. La chiesa di San Siro e Libera non venne demolita e ancora sorge sul teatro, così come il monastero dei gesutati, che è diventato il Museo Archeologico di Verona. In esso sono conservati reperti di epoca romana ritrovati nel corso degli scavi sia al teatro che nel resto del territorio veronese.
Visite Guidate
Negli itinerari alla scoperta della Verona Romana organizzati dalle guide turistiche di Verona, soprattutto per gli studenti in gita scolastica, il Teatro Romano e il Museo Archeologico sono una tappa importante. Anche con l'itinerario generale di Verona è possibile ammirare il Teatro Romano durante il giro panoramico in pullman lungo l'ansa del fiume Adige.
Per maggiori informazioni sugli itinerari didattici nella Verona romana o per una visita al Teatro Romano e Museo Archeologico non esitate a contattare le guide turistiche della città: